Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato una posizione negoziale su una proposta di legge finalizzata ad aumentare il tasso di ristrutturazioni e ridurre il consumo energetico e le emissioni nel settore edilizio.
Questa iniziativa mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, ponendo una forte enfasi sulla ristrutturazione degli edifici inefficienti dal punto di vista energetico.
Obiettivi ambiziosi
La proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia mira a ridurre in modo significativo le emissioni di gas a effetto serra e il consumo energetico nel settore entro il 2030.
Tra gli obiettivi principali vi è il raggiungimento di edifici a emissioni zero per il 2028, con particolare attenzione agli edifici pubblici e alle tecnologie solari.
Riduzione delle emissioni e sostegno sociale
La normativa prevede anche misure per contrastare la povertà energetica, con regimi di sostegno per facilitare l’accesso a sovvenzioni e finanziamenti per le ristrutturazioni. Inoltre, si prevede l’adozione di misure mirate a favorire le ristrutturazioni profonde e a sostenere le famiglie vulnerabili.
Deroghe e prossime tappe
La nuova normativa tiene conto delle specificità degli edifici protetti e delle situazioni economiche e tecniche degli Stati membri.
Le prossime tappe prevedono negoziati tra il Parlamento Europeo e i governi dell’UE per definire la forma definitiva della normativa.
Le ricadute sul mercato immobiliare italiano
Secondo le stime, in Italia sarà necessario ristrutturare un considerevole numero di edifici. Si prevede che entro il 2030 il 15% degli immobili in classe F e G e il 26% degli edifici con le prestazioni energetiche più basse dovranno essere ristrutturati.
Questo si traduce in oltre 500.000 edifici pubblici e circa 5 milioni di edifici privati da riqualificare nel giro di pochi anni.
L’approvazione della posizione del Parlamento Europeo su questa proposta di legge rappresenta dunque un importante passo avanti nella lotta al cambiamento climatico e nella promozione di edifici più efficienti dal punto di vista energetico ma richiede uno sforzo importante al nostro Paese e soprattutto ai privati che dovranno adeguarsi alla nuova normativa.
Questo ambizioso piano contribuirà tuttavia a ridurre le emissioni e il consumo energetico, ma anche a migliorare la qualità della vita delle persone e a creare opportunità di lavoro nel settore delle ristrutturazioni e delle energie rinnovabili.