Il piano “Salva-Casa”, proposto dall’Unione dei Piccoli Proprietari Immobiliari e ora incluso nell’iniziativa del Ministro Salvini, rappresenta un importante passo avanti nella riqualificazione del patrimonio edilizio italiano.
La proposta di UPPI, presentata al Tavolo delle Infrastrutture lo scorso gennaio, ha trovato riscontro positivo nel governo, offrendo soluzioni concrete per sanare difformità e riportare sul mercato migliaia di abitazioni.
Sanare le difformità edilizie
UPPI ha evidenziato l’importanza di una revisione della legislazione sugli interventi edilizi, concentrandosi sulla riqualificazione del patrimonio esistente e sulla regolarizzazione delle piccole difformità presenti nella maggior parte degli edifici.
La condizione della “doppia conformità” urbanistica ed edilizia impedisce attualmente la sanatoria delle difformità, bloccando opere di manutenzione, ristrutturazione e miglioramento sismico, nonché l’affitto delle abitazioni e l’utilizzo dei bonus fiscali.
Recepimento della proposta
Il Ministero delle infrastrutture e trasporti ha recepito la proposta, proponendo di sanare le “lievi difformità” che non compromettono la sicurezza degli edifici.
Questo rappresenta una svolta significativa per i piccoli proprietari immobiliari, permettendo loro di rimettere sul mercato unità immobiliari precedentemente non assoggettabili a compravendita o locazione a causa di difformità edilizie o formali.
Opinioni e prospettive
Il Presidente di UPPI Padova, l’avv. Silvio Barbiero, sottolinea l’importanza di una sanatoria che non gravi sulle tasche dei piccoli proprietari e che sia un incentivo per rimettere sul mercato gli immobili.
L’ing. Nicola Varotto, consulente di U.P.P.I. Padova, evidenzia l’importanza di superare il problema della doppia conformità per agevolare i proprietari confrontati con normative e tecniche costruttive obsolete.
UPPI continuerà a sensibilizzare sull’importanza di questa iniziativa, auspicando un iter rapido e definitivo per il beneficio di tutti gli attori del settore immobiliare.
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