I veicoli a trazione elettrica aumentano di numero e la sicurezza degli edifici ne risente, sempre di più, soprattutto se pensiamo ai luoghi in cui questi mezzi sono posizionati e alla ricarica degli stessi.
Se per biciclette e monopattini l’utilizzo di batterie o di dispositivi di ricarica non a norma può causare problemi limitati, comunque da non sottovalutare, legati alla loro piccola dimensione e potenza, altro discorso è la ricarica di autovetture elettriche o peggio, ibride all’interno del proprio garage.
Le batterie al litio sono pericolose?
Una recente statistica proveniente dagli Stati Uniti e pubblicata sul New York Times, riporta che nei primi 11 mesi del 2022 gli incendi di batterie al litio sono stati 87 in più rispetto all’anno precedente, confermando che batterie e caricabatteria presentano seri rischi per la sicurezza antincendio.
Per quanto riguarda la normativa italiana è opportuno ricordare che le autorimesse con superficie maggiore di 300 metri quadri sono sottoposte al controllo dei Vigili del Fuoco ed al rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) che deve riportare la presenza di stazioni di ricarica all’interno dell’edificio in questione.
Ora, tralasciando le questioni meramente economiche, legate all’indebito utilizzo di energia elettrica proveniente dal “contatore condominiale” che solitamente è di servizio all’impianto del garage, vogliamo soffermarci sul fatto che, per essere a norma, le stazioni di ricarica debbano avere le caratteristiche previste dalla Circolare nr. 2 del 5/11/2018, protocollo nr. 15000 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e come tali debbano essere incluse nella documentazione a supporto della richiesta di rilascio o di aggiornamento del Certificato Prevenzione Incendi.
Ma tali caratteristiche tecniche e documentali sono comunque alla base delle “buone pratiche” per una corretta installazione e gestione di qualsiasi punto di ricarica, anche in edifici non sottoposti alla sorveglianza dei Vigili del Fuoco.
In caso di incidente, il soggetto a cui è riconducibile la stazione di ricarica “abusiva”, proprietario o inquilino dell’immobile in questione, si espone a notevoli rischi di risarcimento a terzi eventualmente coinvolti, atteso che l’assicurazione difficilmente coprirebbe i danni causati, per dolo o colpa grave, dall’utilizzo di impianti non a norma o non dichiarati.
Il nostro consiglio è, in ogni caso, quello di prendere contatto con la propria amministrazione condominiale e concordare le necessarie attività sia per la regolarizzazione degli impianti eventualmente già installati sia per la corretta installazione di nuove stazioni di ricarica a prescindere dalle dimensioni dell’autorimessa condominiale.