La Manovra 2024 porta con sé importanti novità che stanno sollevando molte perplessità, soprattutto per chi ha beneficiato del Superbonus al 110%.
A partire dal 1° gennaio 2024 infatti, gli immobili sottoposti a lavori di riqualificazione e venduti entro dieci anni dalla loro conclusione saranno soggetti a una tassazione più elevata.
Questa decisione ha scatenato reazioni e critiche, con particolare attenzione al nodo condomini.
Le nuove regole
La plusvalenza del 26% per gli immobili oggetto di Superbonus 110% sarà calcolata considerando il maggior valore derivante dagli interventi di ristrutturazione.
Questo nuovo provvedimento ha generato preoccupazioni, specialmente per chi ha investito nella riqualificazione del proprio immobile con l’intento di rivenderlo nel breve termine.
Le preoccupazioni dei condomini
Il nodo condomini è diventato il fulcro delle critiche, con una questione cruciale: si chiede infatti di escludere dalla tassazione più alta gli edifici in condominio, dove le decisioni relative ai lavori comuni sono prese dall’assemblea. Molti proprietari infatti si sono trovati a dover accettare interventi senza il loro consenso diretto e ora si vedono impossibilitati a rivendere prima dei dieci anni senza subire un aumento della pressione fiscale.
Secondo i dati dell’Enea a settembre 2023, ben 78.260 condominii hanno usufruito del Superbonus 110%. Tuttavia, non è possibile stimare quanti di questi proprietari saranno effettivamente coinvolti dalla nuova norma sulle plusvalenze.
Criticità temporali e interpretazione della Legge
Un’altra critica riguarda l’individuazione di un arco temporale di dieci anni previsto dalla legge per il calcolo della plusvalenza.
Questo periodo in effetti potrebbe non essere idoneo a dimostrare un intento speculativo, poiché il maggior valore potrebbe derivare da molteplici cause.
Inoltre, la norma sembra applicarsi anche a immobili acquistati molti anni prima, in cui non c’è alcuna connessione con un intento speculativo.
La Manovra 2024 solleva importanti interrogativi per chi ha usufruito del Superbonus 110%. La questione dei condomini e la temporalità della legge sono al centro delle criticità evidenziate.
Resta da vedere come il dibattito evolverà e se saranno apportate modifiche per rispondere alle legittime preoccupazioni dei proprietari immobiliari che hanno contribuito al miglioramento energetico e ambientale del nostro patrimonio edilizio.